Legni robusti sapientemente intagliati, tinte terrose, letti a baldacchino, maschere Masai. Lo stile etnico-wild non passa inosservato e irrompe nelle abitazioni – sia in città che al mare – più attente alle ultime tendenze in fatto di lifestyle e design.
Il 2016 guarda al continente africano come ispirazione di riferimento. Materiali solidi e naturali, tessuti grezzi, tappeti animalier, danno vita ad un insieme in grado di unire essenzialità e suggestioni ancestrali. Selvaggio sì, ma con gusto: un’accurata selezione di elementi e decori è fondamentale per scongiurare l’effetto-suk.
La palette dei materiali spazia dal teak alla raffia per il salotto e le camere da letto, dalla pietra scolpita per il bagno al rame e all’ottone anticato per la cucina. Tavoli e testiere – spessi, lavorati a mano e impreziositi da decori tribali – saranno delle vere e proprie opere di artigianato artistico. Specchi enormi e cestini intrecciati (al posto dei quadri) adorneranno le pareti. Pouf, tavolini bassi, tappeti maculati, lanterne in vetro colorato o in metallo forato, ampie ceste porta-oggetti rigorosamente handmade, verranno disseminati in posizione strategica sia nell’area living che nella zona notte. Lino e cotone grezzo sono i tessuti da prediligere, nelle sfumature della terra e delle spezie. Le stampe? Multicolor e vistose, per il giusto contrasto con i blocchi di legno monocolore. Tovaglie, coperte e cuscini saranno ancora più trendy se impreziositi da nappine di ogni dimensione.
Il risultato finale? Esotico ed eco-friendly al tempo stesso.